Un soffermarsi sulla vita di animali silenziosi e discreti, che Anna Maria ci descrive con grazia ed ironia, invitando ad accorgerci del valore della loro esistenza, così come della loro bellezza. La leggerezza di pesci che nuotano affascinanti fra i coralli del mare così come nell’acquario di un bambino diventano un modo per ricordarci del valore della vita e delle sue innumerevoli diversità.
Non ci siamo solo noi umani, sarebbe opportuno che ci preoccupassimo anche per chi è diverso da noi, rispettando il suo “habitat”, cercando di essere umani con chi non lo è! Si, mi viene in mente l’impegno di ogni persona verso ciò che è diverso da se stessa, il valore del pluralismo e della diversità. Fabrizio
A me fa pensare tanto all’opposto, all’ingordigia, a quanto sia così semplice per alcuni pensare solo a se stessi senza curarsi degli altri e a quanto invece potrebbe essere opportuno fare il contrario, all’importanza che ha avere cura degli altri. Angelo
E se l’essere umano avesse le branchie? Marco
…Ah non saprei, a me fa venire in mente un acquario, o quando ero piccolo…; credo che ci starebbe proprio bene qua un bell’acquario! Carlo
Ma se ti chiedessi cosa sognano i pesci? Marco
Forse sognano solo di non essere fritti! Carlo